Oratorio dell’Immacolata – Rencio fuori

Anche la frazione di Rencio inferiore ebbe anteriormente al secolo XVII una cappella dedicata alla Concezione della B.V. Maria. Questa cappella è ricordata la prima volta, ma è molto più antica, negli Atti di visita pastorale del vescovo Carlo Bascapè (1596). Il cardinal Taverna (3 settembre 1616) la visitò ordinando fra l’altro di togliere la campana che stava sopra la porta d’entrata e metterla in luogo più adatto, di ingrandire le finestre e fare un quadro da porre sopra l’altare. Evidentemente questa cappella era oscura e povera. Monsignor Antonio Tornielli (10 giugno 1641) ordina che si aprano due finestre a metà della nave, si rifaccia l’altare e si provvedano le necessarie suppellettili, sospendendovi ogni culto fino ad adempimento dell’ordine dato. Mons. G. M. Odescalchi (21 marzo 1658) vuole che si faccia una campana più grande e la cappella sia imbiancata esternamente. Mons. G. B. Visconti (7 settembre 1960) stabilisce che siano fatte le due finestre devozionali ai lati della porta. Dopo la visita pastorale del 1702 (8 set-tembre) i Crodesi si decidono a fare qualche miglioria a questa cappella costruendo ex no¬vo il coro. Ma non si procedette subito a ri¬fare il resto dell’oratorio. Negli ordini di mons. Marco Aurelio Balbis Bertone (16 luglio, 1762) si insiste perchè la ristrutturazione sia com¬pleta: « Essendosi ritrovata la fabbrica di que-st’oratorio in pessimo stato, eccettuata la sola cappella del presbitero di fresco costrutta, or¬diniamo che nel termine di due anni a venire si debba perfezionare sull’istesso disegno il re¬stante dell’oratorio e ridurlo in istato e forma qual si conviene alla Casa del Signore, senza di che si passerà ad interdirlo; si farà altresì chiudere il presbiterio con li cancelli almeno di legno » (1). Nei due anni seguenti, l’oratorio fu effettivamente riedificato e portato alla forma attuale. A questo scopo furono utilizzati alcuni fondi di proprietà dell’oratorio e le oblazioni dei devoti e del popolo di Crodo.
Nel 1796 questo oratorio fu corredato di molte suppellettili; nel 1800 i pittori Zanola di Cravegna e Dresco di Rencio lo decorarono internamente; nel 1925 dal pittore Venturini di Preglia fu affrèscata l’immagine di Maria Ausiliatrice sulla facciata.
Internamente il quadro sopra l’altare rappresenta la Madonna Immacolata con ai lati S. Andrea apostolo e S. Apollonia.
NOTE:
1) Documenti in Archivio parrocchiale di Crodo.

TRATTO DA: Fede ed Arte a Crodo (T. Bertamini) estratto da Oscellana 1976-1977

 


OGGI… (2024)
A parte gli interventi di quegli anni, la diminuzione della popolazione della frazione, la difficoltà di interventi ulteriori, la poca disponibilità economica e il passare degli anni, hanno creato non poche criticità su tutto l’Oratorio. Negli anni scorsi più volte si è cercato di partecipare a Bandi coni quali reperire un sostegno economico per gli interventi necessari.
La recente possibilità di partecipare ad un Bando Regionale del PNRR, ha dato vigore ai desideri e dopo l’iter burocratico, si sono iniziati i lavori che prevedono il ripristino del tetto in piode originale con le sue naturali impostazioni, il restauro dei serramenti ormai logori, la limitazione nei muri perimetrali dell’incidenza dell’umidità di risalita e il rifacimento delle facciate. L’impegno è oneroso, ma l’unione fa la forza…

DATI PROGETTO
 Progetto totale € 165.000,00
 da Regione-PNRR € 132.000,00
 da Comune di Crodo € 15.000,00
 a carico della Parrocchia € 18.000,00